48 Ore: Vincent (Volume 1) by Luigi Settimini

48 Ore: Vincent (Volume 1) by Luigi Settimini

autore:Luigi Settimini [Settimini, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781523930456
Amazon: 1523930454
editore: Sad Dog Project
pubblicato: 2016-02-12T23:00:00+00:00


4

Quando arrivò al palazzo sede dei suoi uffici, con qualche minuto di ritardo, trovò Neil Quinn che attendeva sul marciapiede. Sembrava veramente un militare, constatò Vincent divertito: vestito impeccabile nonostante facesse ormai caldo, dritto nel portamento, capelli cortissimi.

Accostò e Neil, dopo aver salutato con un cenno, salì in macchina

«Buon giorno signor … ah già, Vincent».

«Ciao Neil, come vanno le cose in ufficio?»

«Tutto bene, i mercati sono tranquilli, nel pomeriggio devo vedere un nuovo cliente, Ester ha un po’ di mal di gola».

Sì, pensò Vincent, è un militare mancato, sembra mi stia facendo rapporto.

Arrivarono a un centro commerciale, poco distante dal loro ufficio, e parcheggiarono nel garage sotterraneo. Emersero nella frescura della hall e si diressero verso il ristorante al piano superiore senza parlare. Neil era così: parlava solo se interrogato.

Si sedettero ad un tavolo un poco in disparte e attesero il cameriere.

«Buon giorno signori, vi lascio i menù e torno tra poco». Porse loro i pieghevoli e si allontanò.

Vincent si divertì ad attardarsi nella scelta certo che Neil non avrebbe aperto bocca finché lui non avesse ordinato.

«Dunque, dunque… io prenderò le cose che fanno più male, vediamo».

Il suo assistente lo guardò un poco stupito.

«No, scherzo, mi limiterò ad un filetto con delle patate ed un bicchiere, anzi, due bicchieri di vino italiano, vediamo, sì Chianti».

«Vincent,» intervenne timidamente Neil, «io non bevo a pranzo, poi dopo al lavoro…».

Vincent alzò l’indice per zittirlo poi prese il cellulare e compose il numero del suo ufficio.

«Bellucci Consulting buon giorno, sono Ester».

«Salve Ester sono Bellucci, come va?»

«Tutto bene signore, cosa posso fare per lei?»

«Nulla, volevo solo dirle che oggi il signor Quinn non rientrerà perché gli ho dato una commissione da fare. Disdica tutti i suoi appuntamenti e li rimandi a… diciamo due giorni da oggi».

«Perfetto signor Bellucci provvedo subito».

«Grazie Ester, ah, approfitto per dirle che lei è la migliore assistente che abbia avuto e che… e che il suo lavoro … insomma le aumento lo stipendio».

«Ma, signor Bellucci, io non so cosa dire, mi coglie impreparata».

«Buona giornata Ester».

«Anche a lei signore e... grazie infinite».

Vincent chiuse la comunicazione e fece cenno al cameriere di tornare.

Questi si avvicinò ed attese paziente.

«Vincent, ma che significa?» Neil sembrava disorientato.

«Forza ragazzo ordina e bevi il vino con me. Ah ricordati di aumentare lo stipendio di Ester. Ora ordina».

Come avrebbe scommesso, il ragazzo ordinò le stesse sue cose, attesero che il cameriere andasse via.

«Vincent, come mai mi hai fatto venire qui chiedendomi di non dire nulla?»

«Devo parlarti di alcune cose che mi riguardano e che sono molto delicate. Tu sei giovane ma sei l’unica persona di cui mi fido, sono convinto che se ti darò un compito saprai portarlo a termine».

«Su questo non ci sono dubbi, qualsiasi cosa tu mi possa chiedere, sempre che rientri nelle mie capacità e competenze».

«Tranquillo l’impegno che ti chiedo riguarda la cura di certe persone, non è una questione di competenza specifica».

Il cameriere tornò con due calici di vino rosso. Quando fu andato via Vincent alzò il suo.

«Brinda con me Neil, alla nostra amicizia. Ora



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